Con il Bando della Regione Marche si punta a riqualificare i Comuni delle aree interne, sostenendo interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio urbano e culturale. Ecco come funziona.

Rigenerare, innovare e far rinascere i luoghi che custodiscono la memoria collettiva.
È questo l’obiettivo di questo bando della Regione Marche, che mette a disposizione 5 milioni di euro per ridare vita a spazi pubblici, edifici storici, aree dismesse e luoghi simbolo della socialità marchigiana.
L’iniziativa si inserisce in una strategia più ampia di rilancio delle aree interne, quelle realtà spesso lontane dai grandi centri urbani ma ricche di storia, cultura e tradizioni.
La Regione punta così a sostenere concretamente i Comuni che intendono
recuperare e valorizzare il proprio patrimonio materiali e immateriale,
promuovendo anche forme di turismo culturale, sostenibile e di prossimità.
Riqualificare i Comuni, quindi, non significa solo ristrutturare edifici o abbellire piazze, ma creare nuove occasioni di incontro, lavoro e sviluppo, mantenendo vivo quel legame profondo tra territorio e comunità.
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Riqualificare i Comuni
I comuni coinvolti
Il bando è rivolto ai Comuni classificati come “ultra-periferici”, “periferici”, “intermedi” e in alcuni casi anche “di cintura”, individuati all’interno della Strategia Nazionale per le Aree Interne.
In totale, 111 Comuni marchigiani potranno presentare progetti: tra questi figurano realtà come Fiastra, Sarnano, Visso, Camerino, Caldarola, Castelraimondo, ma anche Mogliano, Loro Piceno, San Severino arche, Treia e molte altre.
Il contributo regionale va da 300.000 a 750.000€,
coprendo fino al 90% delle spese ammissibili.
Ogni amministrazione dovrà partecipare con almeno un 10% di risorse proprie, un gesto simbolico ma importante per
garantire l’impegno diretto dei territori e la solidità dei progetti nel lungo periodo.
Le risorse potranno essere utilizzate per la riqualificazione urbanistica, il restauro del patrimonio storico-artistico, la creazione di spazi multifunzionali e di centri culturali o aggregativi.
Il tutto con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione del paesaggio.di anomalie.
Progetti ammessi e scadenze da rispettare
Gli interventi ammissibili comprendono
- sia opere strutturali, come manutenzioni straordinarie, ristrutturazioni e recuperi edilizi,
- sia iniziative innovative di allestimento, digitalizzazione e accessibilità.
Sono previsti anche investimenti in attrezzature, arredi e soluzioni multimediali capaci di migliorare l’esperienza dei cittadini e dei visitatori, trasformando gli spazi pubblici in veri e propri poli di attrazione.
Le domande devono essere presentate esclusivamente online tramite il portale regionale Procedimarche,
entro il 17 dicembre 2025.
Si tratta di un’occasione concreta per riqualificare i Comuni delle Marche e contrastare lo spopolamento dei borghi, promuovendo un modello di sviluppo territoriale che mette al centro la qualità della vita, la bellezza l’identità locale.
Con questo bando, la Regione conferma una visione chiara:
investire sui Comuni significa investire sulle persone, sulla coesione sociale
e sulla capacità dei territori di reinventarsi senza perdere le proprie radici.





