Il fondo SIMEST ha riaperto i suoi strumenti di supporto, offrendo una spinta concreta a chi è pronto a portare il proprio business oltre confine. Tutti i dettagli qui sotto.

Nel panorama competitivo attuale, espandere il proprio business oltre i confini nazionali è una sfida ambiziosa ma carica di opportunità.
Sempre più aziende italiane stanno guardando ai mercati esteri come a nuove frontiere da conquistare, ma spesso si scontrano con il grande ostacolo dei costi e delle complessità operative.
Ecco perché oggi vogliamo parlarvi di una grande opportunità: SIMEST ha riaperto i suoi strumenti di supporto, offrendo una spinta concreta a chi è pronto a portare la propria impresa oltre confine.
Dal 2024 al 2026, SIMEST mette a disposizione un fondo di 4 miliardi di euro destinato a favorire l’espansione internazionale delle imprese italiane.
Queste risorse si dividono in due grandi aree:
- 1,8 miliardi destinati a finanziamenti agevolati a un tasso estremamente vantaggioso (appena lo 0,371%);
- 2,2 miliardi provenienti dal PNRR e da altri fondi europei, destinati a contributi a fondo perduto.
Il tutto canalizzato attraverso una gamma di strumenti, che combinano soluzioni consolidate con nuovi provvedimenti pensati su misura per le esigenze odierne delle imprese.
Vediamo insieme tutti i dettagli.
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Come funziona il supporto SIMEST
Le aziende hanno la possibilità di scegliere tra due modalità di intervento:
- richiedere un finanziamento a tasso agevolato per coprire una parte delle spese di internazionalizzazione;
- integrare al prestito anche un contributo a fondo perduto, che può arrivare fino al 10% dell’importo complessivo. Questa percentuale può salire fino al 20% per le imprese che operano stabilmente nel Sul Italia da almeno sei mesi.
Un grande vantaggio riguarda inoltre i progetti destinati a Africa e America Latina: in questi casi, NON sono richieste garanzie, abbattendo ulteriormente le barriere d’ingresso.
La durata dei finanziamenti va da 4 a 6 anni, con due anni di preammortamento durante i quali si versano solo gli interessi.
Quali spese si possono finanziare?
Gli ambiti coperti dagli strumenti SIMEST sono numerosi e permettono di sostenere spese fondamentali per l’ingresso nei mercati esteri.
Tra le attività finanziabili troviamo:
- l’apertura di sedi commerciali in Paesi stranieri;
- la partecipazione a fiere internazionali ed eventi di settore;
- la creazione o il potenziamento di siti e-commerce destinati ai mercati esteri e le attività di web marketing;
- l’inserimento di temporary manager e altre figure chiave per la strategia internazionale;
- l’ottenimento di certificazioni e l’acquisto di consulenze specialistiche per innovare prodotti o processi produttivi;
- la formazione del personale, sia italiano che locale.
Inoltre, per chi decide di investire in Africa o America Latina, sono finanziabili anche interventi in impianti produttivi, tecnologie, sostenibilità ambientale e rafforzamento patrimoniale dell’impresa.
Chi può partecipare?
Tutte le imprese italiane possono accedere a questi strumenti, ma alcune categorie godono di particolare attenzione:
- micro, piccole e medie imprese;
- start-up e aziende innovative;
- imprese femminili e giovanili;
- aziende con sede operativa nel Mezzogiorno;
- imprese energivore o dotate di certificazioni green.
Questa impostazione premia la diversità imprenditoriale e punta a valorizzare anche quelle realtà che, tradizionalmente, potrebbero incontrare maggiori difficoltà nell’affacciarsi ai mercati esteri.
Quando e come presentare domanda
Le domande possono essere presentate già da ora, ma è fondamentale muoversi con tempestività: i fondi sono a sportello e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse disponibili.
Pertanto, chi intende approfittare di questa occasione non dovrebbe esitare troppo.
Se siete interessati a far crescere il vostro business a livello internazionale e volete preparare un progetto efficace, possiamo supportarvi nella redazione della documentazione o nella simulazione dell’investimento.