Energia pulita e risparmio

Indice dei contenuti

Questa iniziativa offre un supporto concreto alle imprese che vogliono innovare i propri processi produttivi e migliorare le prestazioni energetiche delle proprie strutture. Tutti i dettagli qui sotto.

Come funziona il bando per l'energia pulita
Energia pulita e risparmio per le imprese marchigiane

In un contesto economico in continua evoluzione, in cui la sostenibilità ambientale si intreccia sempre di più con l’efficienza economica, le imprese delle Marche hanno oggi una grande occasione per investire nel futuro:

la Regione ha pubblicato un bando da oltre 20 milioni€ per sostenere progetti legati all’efficienza energetica e alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

L’obiettivo è ambizioso ma chiaro: ridurre i consumi, abbattere le emissioni e alleggerire le bollette delle aziende.

Questa iniziativa, parte dalla strategia regionale per la transizione ecologica e digitale, offre un supporto concreto alle imprese che vogliono innovare i propri processi produttivi e migliorare le prestazioni energetiche delle proprie strutture.

Al cuore del bando c’è un’idea semplice e potente: consumare meno energia per produrre meglio.

Le imprese che aderiranno dovranno dimostrare, attraverso una diagnosi energetica, la possibilità di

ridurre almeno del 30% le proprie emissioni di gas serra.

L’attenzione è rivolta in particolare all’autoconsumo e all’adozione di tecnologie pulite, in grado di garantire una maggiore indipendenza energetica e un impatto ambientale ridotto.

Vediamo insieme di cosa si tratta.

Se volete sapere come funziona il Fondo per il settore tessile, ciccate qui.

Chi può partecipare e in che modo

Il bando è aperto a tutte le imprese operanti nella regione Marche, senza distinzioni di dimensione o settore.

Dalle micro imprese artigiane alle grandi industrie manifatturiere, ogni realtà produttiva può accedere ai fondi, a patto di presentare un progetto in linea con gli obiettivi dell’iniziativa.

I progetti ammessi al contributo possono includere una vasta gamma di interventi, tutti finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e a introdurre sistemi sostenibili:

  • sostituzione di macchinari obsoleti -> con impianti più moderni ed efficienti;
  • installazione di impianti a energia rinnovabile -> come pannelli fotovoltaici o solare termico, esclusivamente per l’autoconsumo aziendale;
  • riqualificazione energetica degli edifici aziendali -> come coibentazioni, serramenti ad alta efficienza, sistemi di climatizzazione avanzati;
  • introduzione di sistemi di accumulo -> come batterie a litio o soluzioni a idrogeno verde, per ottimizzare l’utilizzo dell’energia prodotta;
  • ammodernamento di cabine elettriche e gruppi di continuità (UPS);
  • implementazione di sistemi digitali per il monitoraggio e la gestione dei consumi energetici.

Anche l’eventuale rimozione dell’amianto è tra le spese ammissibili, qualora necessaria per l’installazione degli impianti o per interventi di efficientamento.

Contributo previsto

Il valore minimo del progetto deve essere di almeno 50mila€, mentre il contributo massimo ottenibile può arrivare fino a 300mila€, combinando due forme di sostegno:

  • contributo a fondo perduto, per ridurre l’esborso diretto dell’impresa;
  • finanziamento a tasso zero, per agevolare l’accesso al credito senza costi aggiuntivi.

Il bando adotta un meccanismo flessibile, premiando in modo particolare le PMI:

le micro, piccole e medie imprese possono ottenere fino al 100% del valore del progetto, sommando contributo e prestito agevolato

e

le grandi imprese potranno beneficiare di un aiuto complessivo fino al 70%.

Tempistiche e modalità

Il bando sarà operativo in una finestra temporale molto ristretta: le domande potranno essere inviate solo dal

23 al 25 luglio 2025, ma sarà possibile precaricare i dati a partire dal 23 giugno.

Un’opportunità da cogliere al volo, quindi, per cui è essenziale organizzarsi con largo anticipo.

L’intera procedura si svolge tramite la piattaforma regionale Credito Futuro Marche.

Le imprese dovranno:

  1. Registrarsi sul portale e ottenere le credenziali di accesso;
  2. Precaricare la domanda a partire dal 23 giugno;
  3. Presentare ufficialmente la richiesta tra il 23 e il 25 luglio, firmata dal legale rappresentate o da un procuratore.

Visti i tempi stretti, è fondamentale prepararsi per tempo, raccogliendo tutta la documentazione necessaria e redigendo con cura il progetto.

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