L’INPS ha confermato anche quest’anno il Bonus Centri Estivi, un aiuto concreto per sostenere le spese delle attività estive dei propri figli. I requisiti qui sotto.

Quando arriva l’estate, per molte famiglie italiane comincia una fase delicata fatta di organizzazione, scelte e incastri tra lavoro, scuola finita e voglia di vacanze.
I bambini hanno bisogno di stimoli, di stare all’aria aperta, di giocare con i coetanei e vivere giornate piene di esperienze nuove.
Ma per i genitori, soprattutto per chi lavora a tempo pieno, conciliare il periodo estivo con le esigenze familiari può diventare complicato.
In questo contesto, i centri estivi rappresentano una risorsa preziosa: luoghi sicuri e strutturati dove i più piccoli possono trascorrere le giornate divertendosi, imparando e crescendo in compagnia.
Tuttavia, come spesso accade, alle buone soluzioni corrispondono costi non sempre leggeri.
Le settimane nei centri estivi, tra iscrizioni, pasti, attività e gite, possono avere un impatto notevole sul bilancio familiare, specialmente se ci sono più figli.
Ed è qui che entra in gioco una misura utile e concreta: anche per il 2025, l’INPS ha confermato il Bonus Centri Estivi, un contributo economico pensato per alleggerire queste spese, rivolto a una specifica platea di famiglie.
Vediamo insieme di cosa si tratta, a chi è destinato, come funziona e quali sono le scadenze da non perdere.
Altrimenti se volete sapere come riconoscere e difendersi dagli interpelli sospetti in apparenza provenienti dall’AdE, cliccate qui.
Bonus centri estivi – come funziona e requisiti
Il contributo INPS dedicato ai centri estivi è rivolto a chi ha figli di età compresa tra i 2 e i 14 anni (compiuti entro giugno 2025) e
lavora, o ha lavorato, nella Pubblica Amministrazione.
Non solo genitori: anche affidatari e tutori legali possono fare richiesta, a condizione che rispettino i criteri stabiliti.
Si tratta di un rimborso che può arrivare
fino a 400€ per ciascun figlio,
suddivisi in un massimo di 4 settimane, anche non consecutive.
La somma è pensata per coprire le spese dei centri estivi diurni attivi sul territorio italiano nei mesi di giugno, luglio, agosto e nei primi giorni di settembre.
Quali spese copre il bonus e come viene calcolato
Il rimborso non si limita all’iscrizione: viene riconosciuto anche per le
✅attività ludico-sportive, i pasti (come merende e pranzi), le uscite organizzate e le spese per l’assicurazione.
L’importo riconosciuto varia in base all’ISEE del nucleo familiare:
- del 100% per redditi sotto gli 8mila€;
- all’80% per ISEE superiore ai 56mila€ o in assenza di un DSU valida.
Per le famiglie con figli con disabilità grave o gravissima, è previsto un aumento del contributo del 50% per le spese legate all’assistenza specifica, un supporto fondamentale per garantire pari opportunità.
Come inviare la domanda e quali sono le scadenze
La richiesta del bonus deve essere inoltrata esclusivamente online tramite il sito INPS,
entro le ore 12:00 del 26 giugno 2025.
È necessario indicare:
- il centro estivo scelto,
- la durata della frequenza,
- i costi sostenuti,
- fornire un IBAN valido per l’accredito del rimborso.
Entro il 30 luglio, l’INPS pubblicherà la graduatoria, con priorità per chi ha un ISEE più basso e per coloro che non hanno beneficiato del bonus negli anni precedenti.
I fondi saranno erogati entro il 31dicembre 2025.
Da sottolineare che il centro estivo prescelto deve rispettare una serie di standard: ambienti sicuri e igienici, accessibilità per tutti i bambini, spazi verdi e personale formato per l’emergenza.
Con questo bonus, l’estate dei più piccoli può davvero trasformarsi in un’esperienza speciale, senza pesare sul bilancio familiare.
Un’opportunità utile, concreta, da cogliere senza esitazione.