Il futuro dei borghi storici parte dalle imprese locali: ecco il bando della Regione Marche per accoglienza e turismo esperienziale: 7 milioni€ per rilanciare i borghi storici. I dettagli qui sotto.

Nel tessuto vivo dell’Italia più autentica, lontano dalle rotte del turismo di massa e immersi in scenari carichi di storia e identità, i borghi storici delle Marche custodiscono una bellezza riservata ma potente.
Sono luoghi dove il tempo sembra rallentare, dove ogni pietra racconta una storia e ogni profumo evoca tradizioni antiche.
Eppure, nonostante il loro fascino, molti di questi borghi rischiano lo spopolamento e l’abbandono.
Per invertire questa tendenza e dare nuova vita a questi territori, la Regione Marche ha varato un bando ambizioso, mettendo a disposizione 7 milioni di euro a sostegno di micro, piccole e medie imprese, singole o in rete, che intendano investire in progetti di accoglienza, turismo esperienziale e valorizzazione locale.
Un’opportunità concreta per chi crede nello sviluppo sostenibile e nella forza delle comunità locali.
Il bando nasce con una visione ben precisa:
fare dei borghi non solo dei luoghi da visitare, ma degli spazi da vivere, dove l’accoglienza diventa un’esperienza a 360 gradi, fatta di contatto umano, paesaggi incontaminati, artigianato autentico e sapori locali.
Si tratta di sviluppare sistemi di ospitalità integrata, in grado di coniugare le strutture ricettive con i servizi territoriali, le attività culturali, le produzioni artigianali e le eccellenze enogastronomiche.
Non più, quindi, un’offerta turistica frammentata e limitata al soggiorno, ma una proposta complessa e coordinata, capace di generare economia, cultura e identità.
Continuate a leggere per sapere come accedervi.
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A chi si rivolge il bando per i borghi marchigiani
Il bando è rivolto a tutti quei soggetti economici che operano o vogliono operare nei borghi storici delle Marche.
Possono partecipare:
- imprese turistiche già esistenti, come B&B, agriturismi, alberghi diffusi, ristoranti, agenzie di viaggio, guide turistiche, imprese culturali o del tempo libero;
- artigiani e produttori locali che intendono integrare la propria attività in un progetto di filiera turistica;
- professionisti (architetti, progettisti, consulenti, operatori culturali…) con sede operativa nei borghi o che si impegnino ad aprirla;
- reti di impresa, formate da almeno 3 e fino a 6 soggetti, per realizzare interventi integrati di sistema.
Questa ampia apertura mira a stimolare collaborazioni virtuose tra diverse competenze, incoraggiando la nascita di ecosistemi locali capaci di produrre valore condiviso.
Cosa finanzia il bando: idee e progetti ammissibili
La misura sostiene numerose tipologie di intervento, purché coerenti con l’obiettivo di rigenerazione turistica e culturale dei borghi.
Tra le principali attività finanziabili:
✅riqualificazione di strutture ricettive ➡️ dalla ristrutturazione di un B&B all’ampliamento di un agriturismo, fino alla creazione o recupero di un albergo diffuso, una formula particolarmente adatta ai piccoli centri storici;
✅ creazione di esperienze legate al turismo lento ➡️ percorsi a piedi, in bici, a cavallo, itinerari tematici, passeggiate culturali o escursionistiche;
✅ attivazione di servizi innovativi ➡️ accoglienza digitale, info point multimediali, app per il turismo locale, servizi inclusivi e sostenibili;
✅ valorizzazione di artigianato e prodotti tipici ➡️ recupero di botteghe tradizionali, creazione di showroom, esperienze di laboratorio aperto;
✅ organizzazione di eventi e attività culturali ➡️ rassegne, festival, percorsi gastronomici, mostre, laboratori didattici e attività per famiglie.
I progetti possono essere piccoli o di più ampia portata, ma devono essere ben progettati, radicati nel territorio e pensati per durare nel tempo.
Un po’ di consigli utili per una candidatura efficace:
Per aumentare le possibilità di ottenere il finanziamento, è importante:
- presentare proposte concrete e ben strutturate, in grado di dimostrare fattibilità tecnica, sostenibilità economica e impatto positivo sul territorio
- valorizzare le specificità locali, includendo elementi identitari del borgo come prodotti tipici, tradizioni culturali, saperi artigianali;
- inserire elementi innovativi, anche semplici, ma capaci di offrire qualcosa di nuovo al visitatore;
- costruire reti di collaborazione, sia tra operatori economici sia con enti locali, associazioni e cittadini: i progetti che generano sinergie ottengono punteggi più alti.
Risorse e contributi: quanto si può ottenere
I fondi saranno erogati in forma di contributo a fondo perduto, fino a un massimo del 50% delle spese ammissibili.
I tetti variano a seconda della modalità di partecipazione.
Imprese singole ➡️ contributo fino a 100mila€, con un investimento minimo di 40mila€.
Reti di imprese ➡️ contributo fino a 300mila€, su un investimento minimo di 120mila€.
La quota restante dovrà essere coperta con risorse proprie o altre forme di cofinanziamento.
È un modello pensato per stimolare non solo la progettazione, ma anche l’impegno diretto degli attori coinvolti.
Scadenze e modalità di partecipazione
Le domande dovranno essere inviate esclusivamente online, tramite la piattaforma SIGEF della Regione Marche,
entro le ore 12:00 del 15 luglio 2025.
È consigliabile iniziare quanto prima a lavorare sul progetto, soprattutto se si prevede una candidatura in forma aggregata, che comporta maggiore complessità organizzativa.