Il 24 maggio 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Salva Casa che sembra la svolta per portare le case in linea con tutte le normative. I dettagli.
Il Decreto Salva Casa è pronto per essere messo in atto.
Avete ereditato un immobile, proprietà che vorreste vendere ma non potete ancora procedere per via di piccole modifiche strutturali che non coincidono esattamente con il progetto iniziale.
Finora non avete potuto fare nulla ma ora qualcosa nella vecchia normativa è cambiato.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Salva Casa, un provvedimento fortemente voluto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che punta a
semplificare e regolarizzare le difformità edilizie minori.
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Ma partiamo dalle basi.
Decreto Salva Casa: cosa sono le difformità minori e quali obiettivi si vogliono raggiungere?
Si tratta di quelle irregolarità che non incidono in maniera sostanziale sulla conformità dell’opera, rispetto al progetto autorizzato.
Obiettivi?
- agevolare i proprietari di immobili,
- alleggerire il carico burocratico degli uffici comunali
- abbassare il costo del mattone.
Gli interventi:
Il decreto introduce una serie di semplificazioni e nuove norme per sanare irregolarità minori nelle proprietà immobiliari.
Ecco le principali
Addio alla doppia conformità
Si tratta dell’accertamento della corrispondenza con la normativa edilizia e urbanistica vigente
sia al momento della realizzazione, sia al momento della presentazione dell’istanza.
Si verificherà il rilascio del permesso e della Scia SOLO dopo il pagamento di una sanzione compresa tra 1.032 e 30.987 euro. Più precisamente la doppia conformità sarà richiesta SOLO NEI CASI PIÙ GRAVI ➡️ totale difformità, assenza di titolo o variazioni essenziali.
Tolleranze
Tolleranze costruttive
Vengono aumentate dal 2% al 5%, in base alla superficie utile di ogni immobile, per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024. Parliamo di quei minimi scostamenti riguardanti l’altezza, la cubatura e altri parametri che non costituiscono illecito edilizio.
Tolleranze esecutive
Per tolleranze esecutive si intendono le irregolarità geometriche, le modifiche alle finiture degli edifici di minima entità, la diversa collocazione di impianti e opere interne.
Sono considerati tolleranze esecutive gli interventi realizzati sempre entro il 24 maggio, che comportano:
- il minor dimensionamento dell’edificio;
- la mancata realizzazione di elementi architettonici non strutturali;
- le irregolarità esecutive di muri esterni ed interni;la difforme ubicazione delle aperture interne;la difforme esecuzione di opere rientranti nella nozione di manutenzione ordinaria;gli errori progettuali corretti in cantiere;
- gli errori materiali di rappresentazione progettuale delle opere.
Semplificazione del cambio destinazione uso
Sono semplificate le procedure per il cambio di destinazione d’uso delle singole unità immobiliari, mantenendo il rispetto delle normative comunali.
Edilizia libera
Il decreto amplia il concetto di edilizia libera includendo
l’installazione di vetrate panoramiche amovibili, tende da sole e altre strutture di protezione degli agenti atmosferici.
Queste installazioni NON devono creare nuovi volumi o modificare l’uso degli spazi interni.
Silenzio-assenzo
Viene introdotta la regola del silenzio-assenso, per cui se l’amministrazione non risponde entro i termini stabiliti, la richiesta di sanatoria è automaticamente accettata. Questo principio mira a velocizzare le procedure burocratiche e a ridurre i tempi di attesa per i cittadini
La normativa antisismica dopo il Decreto Salva Casa
Parlando di tolleranze non si poteva non tenere conto anche delle normative antisismiche.
I provvedimenti presi in merito sono importanti ma bisogna vedere bene sempre caso per caso. Vediamo cosa succede.
In base alle regole previste per gli interventi nelle zone sismiche, il tecnico strutturista, che si occupa della rilevazione delle caratteristiche dell’immobile e delle opere che presentano difformità, deve valutare l’impatto di tali opere dal punto di vista della salvaguardia pubblica.
Sicuramente questo provvedimento garantisce la sicurezza strutturale, ma appesantisce la procedura di sanatoria, dato che l’iter per l’ottenimento dell’autorizzazione sismica è molto lunga e complicata.
Gli autori del decreto ci tengono a precisare chele sanzioni raccolte potranno essere utilizzate per progetti di recupero e rigenerazione urbana, contribuendo così anche a migliorare il tessuto urbano delle città.
La nuova legge rappresenta un passo significativo verso la
semplificazione burocratica e la regolarizzazione del patrimonio edilizio italiano,
con potenziali benefici anche sul mercato immobiliare, grazie all’aumento della commerciabilità degli immobili regolarizzati.